Negli ultimi anni l’impiego di vetro stratificato costituito da vetro temprato e vetro indurito ha avuto una importante diffusione, ma la sensazione che si ha è che tale combinazione risulti più un escamotage formale che una reale soluzione ad un altrettanto reale problema.
Questa soluzione viene concepita nella nota 4 della UNI 7697:2015 “Criteri di sicurezza nelle applicazioni vetrarie” per garantire il comportamento post rottura richiesto nel Prospetto 1 in alternativa all’impiego di un “intercalare rigido che resti tale alle temperature di impiego…” (definizione ambigua che continua a causare tanti grattacapi agli addetti del settore per le contraddizioni che la caratterizzano). Uno stratificato ibrido (temprato/ indurito), in prima battuta, può apparire meno costoso rispetto all’impiego di un polimero rigido secondo la prEN
1663:2013. La soluzione però non gode della proprietà commutativa tra temprato e indurito. La lastra in vetro temprato non può certo essere sostituita, senza altre considerazioni, da una lastra in vetro indurito dello stesso spessore.